NAPOLI. Dal nostro inviato
Il notariato manda in archivio il suo 47esimo congresso nazionale scoprendo il riconoscimento di una centralità politico/sociale che forse nemmeno si aspettava, almeno in queste proporzioni.
È toccato al ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione amministrativa, Filippo Patroni Griffi, chiudere la tre giorni di lavori nel capoluogo campano riaffermando la grande attenzione che i "tecnici" riversano sul notariato, dopo le esternazioni della collega Paola Severino (il ministro della Giustizia che qui, 48 ore prima, aveva annunciato i nuovi parametri notarili) e le anticipazioni del Lavoro (che ha promosso le Casse previdenziali private, con una "lode" a quella ospitante).
Secondo Griffi «il sistema-Paese, nel suo insieme, non è stato ancora capace di quel salto che i tempi, le imprese e i cittadini richiedono. Oggi, anche per effetto del peso della burocrazia, l'Italia è ancora molto in basso nella classifica dei paesi dove è più conveniente investire. Occorre un cambiamento culturale. Semplificazione, tutela degli interessi pubblici e certezze giuridiche non sono termini in conflitto. Del resto, l'eccesso di burocrazia si combatte anche restituendo alla società civile funzioni oggi svolte da apparati pubblici. In questa prospettiva di sussidiarietà, il ruolo "bifronte" del notaio, pubblico ufficiale e libero professionista, può essere sviluppato in modo da ridurre anche i tempi della giustizia».
Delle potenzialità deflazionanti rispetto al sistema dei tribunali aveva parlato venerdì sera anche il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, secondo cui dove c'è l'interemediazione notarile si osserva un crollo del contenzioso, valga per tutte la materia immobiliare.
Ma che la funzione del notariato sia entrata anche nell'agenda della politica – tanto più alla vigilia di una lunga e incerta campagna elettorale - è dimostrato dal segnale arrivato ieri dal segretario dei Democratici, Pierluigi Bersani, che ha chiesto la documentazione sulle cinque proposte per l'ammodernamento giuridico del paese (si veda a questo proposito «Il Sole 24 Ore» di ieri). Del resto l'iniziativa del notariato va a individuare temi molto sensibili, dal contratto di fiducia alla disciplina delle successioni, dai passaggi immobiliari fino alla procedura di riconoscimento della personalità giuridica delle associazioni, fornendo al legislatore gli spunti di regolazione di fatto già "testati". Secondo Antonio Areniello, presidente dell'ospitante Consiglio notarile di Napoli, «le cinque proposte messe sul tavolo rispondono alle esigenze dei cittadini e delle imprese, senza pregiudicare la certezza dei rapporti giuridici». Per ribadire in sintesi la baricentricità del nuovo notariato.
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I lavori
01 | I NUMERI
Al 47esimo Congresso del Notariato, svoltosi a Napoli, hanno partecipato 1.500 notai
02 | GLI OSPITI
Oltre al presidente della Repubblica, che ha inviato un videomessaggio, sono intervenuti a Napoli il presidente del Senato Renato Schifani, i ministri Paola Severino e Filippo Patroni Griffi
03 | LE PROPOSTE
I notai hanno proposto modifiche legislative su immobili, successioni, società e fiduciarie
